Il CMS Drupal? Drupal Vs. Joomla Vediamo cos'è il CMS Drupal, alcuni tips&tricks e alcune differenze con Joomla per la costruzione di siti internet. Questa analisi si basa sulle attuali versioni dei due CMS, ovvero: Drupal 6.19 e Joomla 1.5.22. |
TEMPLATE
Come tutti i CMS che ho avuto modo di vedere anche DRUPAL consente il caricamento di vari temi che possono modificare totalmente il look al sito.
I temi possono essere scaricati qui, direttamente quindi dal sito principale.
Ecco la prima nota negativa! Rispetto, ad esempio al CMS Joomla, il template deve essere necessariamente caricato a mano via FTP. Ricordiamo, invece, che in Joomla si carica il tutto direttamente dal back-end del sito.
Quindi, in Drupal, bisogna scaricare il tema, unzipparlo e uplodarlo tramite FTP sul vostro sito nella cartella <home>\sites\all\themes\<nome del nuovo tema>.
Solo ora sarà visibile lato interfaccia. A questo punto non rimane altro che attivarlo (va prima attivato e solo dopo reso ad esempio il tema predefinito).
In Joomla questo procedimento si fa in automatico tramite back-office, procedura che oltre ad essere più veloce e semplice da fare, in alcuni casi potrebbe essere l'unica (in tutti quei casi in cui una connessione FTP non sia disponibile). Sulla mia istanza di test, con drupal 6.16 e PHP 5.3.X non è stato possibile attivare alcuni temi. Attenzione quindi all'uso di PHP 5.3.X. Meglio, con i vari CMS in circolazione avere PHP 5.2.x.
LA LINGUA
Supponiamo di voler cambiare lingua al nostro sito realizzato in DRUPAL.
Ovvero, abbiamo installato DRUPAL in inglese ed ora lo vogliamo in italiano.
Per prima cosa bisogna attivare il gestore delle lingue. Questo lo si fa da admin/build/modules e si deve attivare il modulo locale. Abilitando questo modulo si abilita la gestione delle lingue in DRUPAL.
Abilitando il modulo potete andare qui admin/settings/language per caricare il nuovo linguaggio in automatico.
Fatto questo dovete scaricare le label in italiano da qui.
Il file salvatelo come it.po.
Poi andate su Administer > Site building > Translate interface > Import
ed importare il file delle label.
Per le altre traduzioni a disposizione potete dare uno sguardo qua. Fatto strano che per la lingua italiana non ci sia l'ultima versione che potete comunque scaricare dal link che vi ho dato in alto.
I MODULI
Anche per i moduli la questione è "completamente manuale e macchinosa". Ovvero dovete scaricare il modulo che volete installare. Scompattarlo, leggere come si installa e caricarlo via FTP nella cartella /modules/.
La cosa più macchinosa è che alcuni moduli potrebbero richiedere modifiche manuali al DB.
Fatto questo il modulo deve essere abilitato e bisogna dare i permessi agli utenti.
Altro fattore negativo, i moduli, sul sito drupal.org, sono organizzati sì per categoria ma comunque risulta macchinoso trovarli. Gli utenti non li possono né recensire né votare. Altro grande limite è la loro quasi assoluta mancanza di documentazione.
BACK-OFFICE
Altra caratteristica che mi ha lasciato molto perplesso è la gestione del back-office.
Nel back-office è possibile fare una ricerca sui vari elementi pubblicati ma non è possibile filtrare gli elementi per il nome ma solo per tipologia, stato, categoria e linguaggio.
Se si ha a che fare con un sito con centinaia se non migliaia di documenti, questa funzionalità risulta inutile!
Altra cosa, il back-office non è separato come in Joomla ma è un tutt'uno con il sito. Non esiste un vero e proprio back-office ma solo dei link verso funzionalità di back-office.
CONCLUSIONI
Sopra ho elencato in dettagli gli aspetti secondo me negativi della piattaforma PHP Drupal. Aspetti che considero negativi in generale per poter permettere una agevole costruzione e manutenzione di un sito web.
Vediamo i lati positivi.Drupal ha una concezione un po' diversa dagli altri CMS per l'organizzazione dei contenuti. I contenuti di per sé non hanno una loro struttura statica, nel senso di dove si trovano e dove devono essere visti. I contenuti vengono mostrati secondo le viste. Quindi è molto semplice e potente cambiare totalmente la visione dei contenuti cambiando semplicemente vista. Questo è un fattore positivo.
Altro fattore positivo è la relativa semplicità con la quale si possono creare nuove tipologie di oggetti. In maniera molto semplice si possono modificare gli oggetti esistenti o crearne di nuovi con campi studiati ad hoc.
Ugualmente agevole risulta l'importazione dei dati storici tramite CSV.
Altra nota a favore di Drupal è la granularità, forse un po' eccessiva, dei permessi ed in generale dell'ACL.
In soldoni, i vantaggi di Drupal sono essenzialmente quattro:
- Granularità dei permessi in base ai quali si riesce a gestire tutti gli aspetti.
- Visione dinamica dei contenuti tramite le viste, per cui è possibile aggregare i contenuti come si vuole.
- Possibilità di creare/modificare i tipi di oggetti molto velocemente. Questo fornisce un alto grado di personalizzazione e di flessibilità.
- Esistenza delle Regole e del VBO: mediante le regole si possono gestire delle azioni da compiere allo scatenarsi di eventi determinati; mediante il VBO si possono eseguire delle azioni specifiche sugli oggetti.
In soldoni, gli svantaggi di Drupal sono:
- totale mancanza del concetto di user-friendly con interfaccia incasinata.
- mancanza di un vero e proprio back-office.
- gestione complessa e macchinosa per l'uso standard di un CMS.
- gestione, documentazione e installazione dei moduli macchinosa
In conclusione, se dovete usare un CMS per gli scopi più usuali usate pure Joomla. Per Joomla si trovano una infinità di temi e di plugin/moduli aggiuntivi che trasformano molto il CMS iniziale. Ultimamente anche microsoft è entrata nel team di sviluppo e la prossima release, la 1.6, introduce delle stupende novità.
Se invece dovete usare un CMS con alcune spinte personalizzazioni in termini di permessi ed oggetti utilizzate usate pure Drupal.
RIFERIMENTI
Drupal: home page
Joomla: home page